Sembrerà strano leggere questa cosa dopo solo due mesi di running eppure mi è successo, incominciavo ad annoiarmi. Analizzando le mie sessioni di corsa ho ricondotto la noia alla monotonia del percorso di allenamento e al fatto che corro da solo. Da qualche settimana mi sono iscritto su www.runningforum.it dove ho letto esperienze di persone che come me si sono avvicinate alla corsa e chiedono consigli.
La prima cosa che ho fatto è stata quella di presentarmi nella sezione apposita e dopo qualche giorno di lettura di altri post mi son fatto coraggio per chiedere consigli su come migliorare, sia in vista della straTorino sia in ottica 2013 dove vorrei passare ad altri obbiettivi più ambiziosi. Il mio post ha ricevuto due risposte ed in una di queste ho trovato il bandolo della matassa, “fai almeno 3km di riscaldamento prima della gara seguiti da 4/5 allunghi” ecco cosa mi ha ridato vita nella monotonia nella quale ero caduto.
Ieri sera c’è stata una sessione di allenamento nella quale in giornata mi ero imposto di provare qualche allungo, ero intimorito ma allo stesso tempo incuriosito, titubante ma allo stesso tempo coraggioso, dentro la mia testa mi ripetevo che in qualche modo dovevo svoltare e cambiare direzione. Arrivo a casa da lavoro e mi cambio per andare a correre, passando per strada Carignano avevo appena letto la temperatura esterna di 6° ed avevo rabbrividito, sono pronto posso partire come al solito dico a mia moglie che sto via circa 45 minuti e lei annuisce. Eccomi, sono in strada ed il freddo si sente, faccio un pò di stretching per riscaldarmi e decido di partire con 2 km ad andatura lenta come riscaldamento, mi sento bene e respiro bene, penso tra me e me “curioso questo fatto di partire ad andatura lenta, chissà dopo i 2 km come sarà” il GPS mi segnala il primo km percorso il 6′ 20″ continuo ed arrivo al secondo km dopo 6’49” ci siamo, è ora di allungare un pò il passo in progressione mi sento dentro un tumulto di emozioni, “dai corri allunga spingi e vediamo dove possiamo arrivare, però ricordati che devi anche recuperare”, un ricordo bellissimo che ho è la mia bocca che da seria e concentrata nella respirazione si concede un sorriso che mi fa capire che sto ritrovando gioia e passione nella corsa.
Mi sento bene anche spingendo però sento che sto faticando e non ero abituato, rallento un pò per recuperare ed all’inizio del km successivo allungo di nuovo, mi sento uno spettacolo (e qui mi viene in mente Debora Oliosi) e penso che continuerò ad allenarmi così almeno fino alla straTorino, gli ultimi due km mi sento affaticato e decido di pensare all’unico obbiettivo per la quale corro “sono un ambasciatore di #forkidsforlife” non posso permettermi di mollare devo arrivare fino in fondo.
Eccomi stamattina a scrivere di una fantastica sessione di allenamento che mi ha ridato forza e voglia di correre.