Eccomi qui il lunedì dopo il grande evento, sì la Giulietta e Romeo Half Marathon che si è corsa a Verona il 16 febbraio 2014, un grande evento perchè le iscrizioni sono schizzate a oltre 7000 persone da tutta Italia ed anche da fuori Italia.
La mia giornata comincia con la sveglia che suona alle 5:00, mi vesto alla veloce perchè devo portare giù i cani così da non lasciare l’incombenza alla mia mogliettina. Controllo per bene la sacca e controllo che ci sia il messaggio per la quale corro questa gara.
Voilà, tutto pronto prendo la macchina e mi dirigo verso la stazione di Porta Nuova per prendere il treno che mi porterà fino a Milano e poi a seguire verso Verona. Sul treno non penso ad altro che a controllare la webcam di Verona per vedere il tempo che troverò oltre a twittare con gli amici che saranno presenti anche loro alla Mezza.
Arrivo a Verona puntuale alle 8:30 e mi avvio verso lo stadio dove c’è l’area EXPO per il ritiro pettorale e per cambiarmi. In zona stadio è già un viavai di runners che si scaldano, ritirato il pettorale tocca trovare un posto dove cambiarmi cosa semplice in quanto è un brulicare di persone che si spogliano e si cambiano anche fuori all’aria aperta. Tempo un quarto d’ora sono in tenuta da gara con la nuova divisa di Base Running ritirata il sabato in negozio, divisa con la quale ho scattato anche la fotografia del motivo per la quale corro la Giulietta e Romeo Half Marathon e che è il mio hashtag #iocorropermattia.
Come si evince dalla fotografia e per chi non mi conoscesse la mia corsa è stata per il piccolo Mattia che ormai fa l’angelo custode e che ieri ha corso insieme a me, il piccolo Mattia è mancato il 10/01/2014 quindi poco più di un mese fa al settimo mese di gravidanza. Avevo scelto la Giulietta e Romeo Half Marathon perchè era in una data che non avrebbe dato fastidio al parto invece la gara si è trasformata in una corsa per ricordarlo.
Mentre mi avvicino alla griglia scorgo i ragazzi di Base Running ed approfitto per salutarli e visto che ci sono mi scaldo insieme a loro in attesa di entrare in griglia. Come entro in griglia il tempo di quanti siamo e di cercare di scorgere se trovo qualcuno degli amici ed è ora di partire.
Inizio la gara come da tabella, il ritmo fissato per i primi 15 km deve essere di 5′ 20″ e così cerco di mantenerlo alle volte 5’10” alle volte 5’25” ma devo dire che sembra tutto filare per il verso giusto. Il percorso è piacevole e vedo molta gente a bordo strada che ci incita e ci sostiene. Sono già oltre la metà e vicino al 15° km sento un forte calore sotto la pianta del piede, dentro di me dico “conosco questa sensazione ma non può essere vero” continuo a correre ma il fastidio diventa più insistente. Ok è certo, mi si sta formando una vescica sotto il piede nella zona della punta, mi faccio coraggio e rallento un pò pensando che forse sentirò meno fastidio.
Siamo quasi verso la fine e l’unica cosa che mi rigenera è il pubblico assiepato ai bordi del percorso, qui in centro sono veramente tanti ed applaudono ed incitano, qui ho avuto il momento più bello di tutta la gara alcune famiglie con i loro bambini che si sbracciavano e facevano un tifo quasi fossero allo stadio, i bambini con il braccio teso verso noi runners perchè dessimo loro il classico cinque, quello è stato il momento in cui ho come sentito la presenza del piccolo Mattia che mi chiedeva il cinque e mi incitava ad arrivare in fondo nonostante la vescica ed un accenno di crampo al polpaccio.
Ormai ci sono quasi ho passato il 20° km per cui arrivo verso l’Arena, la mia prima volta all’Arena di Verona, la maestosità di questa perla della città è da brividi, percorro un quarto di giro attorno e poi ecco l’ingresso dell’Arena con la passerella che l’attraversa, quando sono dentro non resisto a guardarmi intorno e capisco che sono all’interno dell’Arena, vedo le gradinate e mi sento veramente piccolo ma guardo avanti e vedo la salita che mi porta verso il traguardo e capisco che sono stato grande per me, per mia moglie e per il piccolo Mattia.
Chiudo la Giulietta e Romeo Half Marathon con il tempo di 2:00:56 soddisfatto di tutto ciò che ho fatto ma soprattutto di aver dato qui cinque a quei bambini.
Ringrazio prima di tutto mia moglie che mi è stata vicina negli allenamenti e che ha insistito affinchè corressi anche quando non ero più sicuro di volerlo fare.
Ringrazio la città di Verona e tutto lo staff degli organizzatori e dei volontari per il lavoro svolto nella preparazione prima, durante e dopo la gara, siete stati perfetti per quel che mi riguarda.
Ringrazio tutti gli amici che mi seguono su Twitter che mi sono stati vicini nei momenti più difficili e che non mi hanno fatto mollare. Vi voglio bene runners per me siete una seconda famiglia.
L’ultimo pensiero va al mio angelo custode, il piccolo Mattia. <3
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